In collaborazione con Gabriele Ghirardelli
• Farmacista
• Ricerca e Sviluppo prodotti Club Salute
È importante saperlo distinguere e affrontare nel modo giusto. Un’adeguata risposta può fare la differenza per il nostro benessere generale.
“La risposta funzionale con cui l’organismo reagisce a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura, microbica, tossica, traumatica, termica, emozionale, ecc.”. Che tradotto vuol dire stress. Una reazione psicofisica, dunque, a compiti anche diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che la persona percepisce come eccessivi. La risposta che il nostro corpo attua a tutto ciò che richiede attenzione o azione.
E che gli italiani siano stressati, non è una grande novità. Secondo uno studio di Assosalute, ben 8 italiani su 10 soffrono di disturbi legati allo stress.
Quello che forse sorprende è che ci sono due tipi di stress: quello buono, ovvero l’eustress che può essere d’aiuto, in quanto favorisce la motivazione, la concentrazione, l’energia e le prestazioni. Un compagno di vita inevitabile e prezioso, che spesso viene scambiato per distress. Vale a dire lo stress nocivo, che provoca in genere ansia, preoccupazione e una diminuzione delle prestazioni stesse. Fonte di disagio e di problemi, che se non affrontati, possono diventare molto seri.
Secondo l’American Psychological Association, lo stress cronico non trattato, o lo stress costante che perdura nel tempo, può determinare ipertensione o un indebolimento del sistema immunitario. Accumulare questo tipo di stress è fortemente nocivo e dannoso per la nostra salute fisica e mentale, perché può portare anche ad ansia e depressione. Certo è che il periodo storico che stiamo vivendo non aiuta. È noto infatti che pandemie, catastrofi naturali o altri eventi di crisi rappresentano una minaccia per la salute mentale. L’organismo e la mente reagiscono all’emergenza faticosamente e, spesso, con grande senso di smarrimento.
La pandemia mondiale ha certamente colpito tutti, aggravando le condizioni di chi già soffriva di eccessive preoccupazioni e di chi è sensibile ai cambiamenti. Le misure adottate, lockdown e quarantena, se da un lato sono state necessarie per monitorare la pandemia e limitare i potenziali contagi, dall’altro, hanno sconvolto le abitudini quotidiane, portando ad una compromissione del benessere psico-fisico. Benessere psico-fisico compromesso spesso da sintomi che possono influenzare corpo, pensieri, sentimenti e comportamento. Riconoscerli vuol dire anche saperli gestire.
Quattro le principali categorie di sintomi da stress:
sintomi fisici che possono provocare mal di testa; dolore di schiena; indigestione; collo e spalle tese; dolore allo stomaco; tachicardia e sudorazione delle mani; extrasistole; agitazione; problemi di sonno; stanchezza e vertigini; perdita di appetito, problemi sessuali e suoni nelle orecchie.
Sintomi comportamentali che si manifestano con il digrignare i denti; attitudine alla prepotenza; aumento dell’uso di alcolici; mangiare compulsivamente; criticare gli altri e impossibilità di portare a termine le cose.
Ci sono poi i sintomi emotivi caratterizzati da bassa autostima; forte agitazione; da un enorme senso di pressione; rabbia, solitudine e infelicità.
E non ultimi i sintomi cognitivi che si manifestano con problemi a pensare in maniera chiara; impossibilità nel prendere decisioni; dimenticare le cose o distrarsi facilmente; pensare di scappare via; perdita di memoria e del senso dell’umorismo.
Magnesio e zafferano amici contro lo stress
Due importanti alleati della nostra salute possono essere sicuramente il magnesio e lo zafferano. Ci sono molte evidenze scientifiche che correlano l’effetto potenzialmente benefico di queste sostanze su ansia e stress. Il magnesio contribuisce al rilassamento di nervi e muscoli, aiutando a regolare la trasmissione dei segnali. Inoltre contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento promuovendo il rilassamento notturno. Anche lo zafferano in diverse evidenze scientifiche ha suggerito la sua implicazione nel trattamento di disturbi come ansia, stress e depressione(1).
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(1)Pitsikas N. (2016). Constituents of Saffron (Crocus sativus L.) as Potential Candidates for the Treatment of Anxiety Disorders and Schizophrenia. Molecules (Basel, Switzerland), 21(3), 303. Pickering, G., Mazur, A., Trousselard, M., Bienkowski, P., Yaltsewa, N., Amessou, M., Noah, L., & Pouteau, E. (2020). Magnesium Status and Stress: The Vicious Circle Concept Revisited. Nutrients, 12(12), 3672.
