19 Marzo: Festa del Papà, l’amica della salute maschile
Prevenzione e diagnosi precoce sono le chiavi per mettere a scacco i tumori maschili. Giocare d’anticipo significa dire addio al fumo, adottare una corretta alimentazione e fare attività fisica. La Festa del Papà riaccende i riflettori e diventa un’occasione di prevenzione della salute maschile.
A cura di Stefania Antonetti
Non è mai troppo presto per adottare la buona pratica della prevenzione con visite e analisi specifiche. Ogni momento è buono, compreso il giorno in cui si celebra l’amore e il riconoscimento per i padri di tutto il mondo. Un’occasione questa per mostrare apprezzamento e affetto alle figure paterne nelle nostre vite. Ma anche l’occasione per rimarcare l’importanza della prevenzione contro i tumori maschili.
“FATE I CONTROLLI CONSIGLIATI”
È l’appello del campione Francesco Acerbi. Il difensore dell’Inter e della Nazionale, nonché ambasciatore Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro, in diverse occasioni ha spiegato: “Ho potuto diventare papà dopo aver superato il tumore al testicolo. So bene quanto sia importante scoprire la malattia in tempo, la diagnosi tempestiva è stata un aspetto centrale nel mio percorso di cura. Credo sia giusto in un momento bello come la Festa del Papà ricordare l’importanza della prevenzione. Tutti noi dovremmo prenderci cura della nostra salute, è fondamentale sottoporsi ai controlli e agli esami consigliati. Prevenzione vuol dire anche fare cose molto concrete nella vita di tutti i giorni: da sportivo voglio ricordarvi che sana alimentazione, attività fisica regolare e stop al fumo sono determinanti per la nostra salute”.
UN UOMO SU TRE È A RISCHIO CANCRO NELLA VITA
In Italia, soltanto nel 2022 sono stati stimati circa 205.000 nuovi casi di cancro nella popolazione maschile. Al primo posto per numero di diagnosi c’è il tumore alla prostata (40.500), seguito dal tumore al polmone (29.300), dal tumore al colon (26.000) e dal tumore alla vescica (23.300). Complici l’età media della popolazione sempre più alta e la pandemia, che nei precedenti anni ha bloccato i programmi di screening. La prevenzione resta infatti la migliore delle abitudini per giocare d’anticipo e intervenire in tempo con le terapie più adeguate. Oltre il 65% dei casi di cancro sono guaribili.
“PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE” “
Tutto grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce e intensificando le campagne di sensibilizzazione potremmo superare l’85%” ha affermato il professor Francesco Schittulli, presidente della Lega Italia per la Lotta contro i Tumori (Lilt). “I dati epidemiologici registrano che ogni anno circa il 55% dei tumori maligni vengono diagnosticati agli uomini, rispetto al 45% diagnosticato alle donne. Il tumore della prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile a partire dai 50 anni di età - ribadiscono dalla Lilt - ma sono altrettanto consigliati esami e visite di controllo anche ai polmoni, al colon-retto e alla vescica”.
UOMINI MENO ATTENTI ALLA PREVENZIONE
Le ultime statistiche registrano e confermano infatti che ancora oggi molti uomini sono riluttanti nel sottoporsi alle visite e agli esami di prevenzione. Che tradotto vuol dire minore attenzione rispetto alle donne, nonostante corrano un rischio maggiore di ammalarsi di cancro. L’Osservatorio Nazionale Screening ha in particolare sottolineato che, rispetto alle donne, gli uomini aderiscono in percentuale inferiore ai programmi di screening promossi dal Servizio sanitario nazionale. È emerso inoltre che la popolazione maschile consuma meno frutta e verdura, assume più alcolici e fuma di più. Correggere queste abitudini e mettere in pratica comportamenti salutari potrebbe evitare la comparsa di circa un tumore su tre. ABITUDINI SALUTARI: “prevenire è meglio che curare” Uno stile di vita sano per prevenire i tumori maschili più frequenti è assolutamente possibile grazie alla prevenzione primaria ossia quelle buone pratiche che aiutano a tenere sotto controllo i fattori di rischio cause di diversi tipi di tumori. Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori consiglia quindi: • Scegliere un’alimentazione sana • Praticare regolarmente attività fisica • Evitare il fumo e gli alcolici • Conoscere i rischi del papilloma virus • Esporsi al sole con le dovute precauzioni • Prendersi cura della mente gestendo lo stress Fare prevenzione e diagnosi precoce: cosa vuol dire? Vuol dire fare esami, controlli e diagnosi in grado di individuare un tumore nella sua fase iniziale, quando ossia non dà ancora sintomi e non si è diffuso in altri organi con le metastasi. Per molti tipi di cancro trattare un tumore nei primi stadi è più semplice e le probabilità di successo sono maggiori. Ecco allora una piccola guida di esami e visite, consigliata da esperti, per giocare d’anticipo e proteggere la salute maschile. TRA I 15 e i 25 ANNI • Autopalpazione del testicolo: a partire dall’adolescenza. • Visita urologica: almeno una volta. DAI 25 AI 40 ANNI • Autopalpazione del testicolo: da fare una volta al mese. • Visita otorino-laringoiatrica: per esplorare bocca, laringe e faringe. • Controllo dei nei: da fare ogni 2/3 anni. DOPO i 40 ANNI • Autopalpazione del testicolo: da fare una volta al mese. • Visita otorino-laringoiatrica • Controllo dei nei, da fare ogni 2/3 anni. • Visita urologica dopo i 40 anni per prevenire il tumore alla prostata. • Prelievo di sangue per il dosaggio del PSA (Antigene Prostatico Specifico) da eseguire eventualmente associato alla visita urologica. • Esame del sangue occulto nelle feci: a vantaggio della prevenzione del tumore del colon-retto.