A cura del
Team MedEA
La pigmentazione e la colorazione della pelle sono regolate dai processi biologici che coinvolgono la produzione di un pigmento cutaneo chiamato melanina prodotto dai melanociti nei vari strati della pelle. Pertanto, alterazioni nella produzione o distribuzione della melanina nei melanociti possono provocare disturbi da iper-pigmentazione cutanea, le cosiddette “macchie cutanee”. Questi cambiamenti nella colorazione della pelle possono essere il risultato di vari fattori interni ed esterni, inclusi cambiamenti ormonali, infiammazioni, lesioni, acne, eczema, alcuni farmaci, esposizione ai raggi UV.
Una prima classificazione dei disturbi da iperpigmentazione ne riconosce 4 principali categorie:
• Melasma: condizione caratterizzata da chiazze irregolari di colore da marrone chiaro a scuro o lesioni grigio-marroni che compaiono sulle parti della pelle esposte al sole.
• Iperpigmentazione post-infiammatoria: si riferisce ad una condizione della pelle di ipermelanosi in cui le macchie scure si sviluppano a seguito di lesioni o processi infiammazioni
• Efelidi: macchie scure, da rossastre a marrone chiaro che si sviluppano tipicamente sul viso, collo e braccia. Si sviluppano durante la fase dell’infanzia e sono più diffuse negli individui con pelle più chiara
• Lentiggini: condizione in cui sono presenti chiazze di lesioni maculari scure che causano iperpigmentazione, comunemente indicata come “macchie dell’età” o “macchie solari”
Sebbene l’iperpigmentazione sia un comune disturbo cosmetico nella maggior parte dei tipi di pelle, si trova soprattutto nelle persone di mezza età e nelle donne.
Strategie di prevenzione
Le strategie più utili per ridurre l’incidenza dell’iper-pigmentazione prevedono l’adozione di alcune semplici accortezze comportamentali, tra cui l’utilizzo di filtri UV, il mantenimento di un buon livello di idratazione e il consumo di alimenti ricchi di Vitamina C ed E, Licopene e Beta-carotene, come ad esempio carote, peperoni, pomodori, zucca, kiwi, frutti di bosco, broccoli, spinaci.
Trattamento
Il trattamento delle macchie cutanee è stato approfondito negli ultimi decenni da numerosi studi e ha subito una certa evoluzione nel tempo.
Sono 3 i principali approcci terapeutici attualmente utilizzati:
1. Trattamento topico: attraverso l’utilizzo di agenti applicati per via topica sotto forma di creme, gel o unguenti
2. Peeling chimico: i peeling chimici agiscono provocando la desquamazione e rimuovendo gli strati più superficiali dello strato corneo della pelle.
3. Laser terapia: metodica in forte evoluzione in questi ultimi anni, si basa sull’utilizzo di particolari tecnologie laser (come quelle a luce pulsata), che hanno dimostrato essere efficaci in molti casi di iperpigmentazione.
I tre approcci sopra menzionati vanno necessariamente contestualizzati e valutati grazie al supporto di un Dermatologo in sede di diagnosi.
La Teledermatologia come strumento di individuazione precoce delle macchie cutanee
Le macchie cutanee sono spesso soggette a fenomeni evolutivi; sebbene non vengano considerate un disturbo dannoso o letale, la loro presenza può influenzare la qualità della vita dei pazienti influendo sul loro stato di salute emotivo e psicologico.
Il servizio di Teledermatologia MedEA permette, grazie ad un esame semplice e rapido, la valutazione specialistica di un dermatologo per la classificazione delle macchie cutanee, la loro analisi puntuale e il suggerimento terapeutico più opportuno, nonché il supporto qualificato del farmacista per la consulenza farmacologica e di aderenza terapeutica.