A cura di Simone Castelli, A.D. di Club Salute
Il settore farmaceutico in Europa sta attraversando una fase di trasformazione profonda, con tendenze diverse tra i principali Paesi e sfide significative per le farmacie indipendenti. Analizziamo l’evoluzione di questo mercato, con un focus particolare sull’Italia, e come i farmacisti possono affrontare questi cambiamenti.
In Francia, il 2024 ha segnato la chiusura di altre 38 farmacie, confermando una tendenza negativa che si ripete da diversi anni. Anche in Germania il numero delle farmacie è in calo costante, tanto che il Paese conta oggi meno farmacie dell’Italia, pur avendo 20 milioni di abitanti in più.
In Italia, invece, il mercato sembra seguire una direzione diversa, con un aumento del numero di farmacie che ha superato le 20.000 unità. Tuttavia, questa crescita porta con sé nuove sfide operative ed economiche per le piccole farmacie.
Una farmacia con ricavi inferiori al milione di euro deve affrontare una marginalità lorda finale intorno ai 100.000 euro, una volta coperti tutti i costi, inclusi quelli dei dipendenti. Questo significa che la gestione di una farmacia richiede oggi, oltre a competenze farmaceutiche, anche abilità commerciali e di marketing. La gestione delle promozioni, degli assortimenti, della comunicazione sui social media e dei volantini sono attività ormai essenziali per mantenere la competitività.
Inoltre, la crescente pressione delle grandi catene costringe molte farmacie indipendenti a prolungare gli orari di apertura, con aperture continuate, sabati e festivi inclusi, aumentando così i costi a fronte di ricavi spesso stabili.
Molti farmacisti vedono nella licenza un’importante fonte di guadagno alla fine della carriera. Al momento, il valore della licenza rimane stabile, ma l’aumento della concorrenza e una possibile liberalizzazione del mercato potrebbero influire negativamente su questo valore, mettendo a rischio la sostenibilità delle farmacie indipendenti.
In Germania, ad esempio, una farmacia con fatturato inferiore a 1.500.000 euro offre al titolare uno stipendio equivalente a quello di un dipendente, il che spiega in parte il crescente numero di chiusure.
In Italia, il mercato delle farmacie è in trasformazione. Da un lato, l’ingresso del capitale privato è ora possibile, cosa che avviene in Francia ma non in Germania. Inoltre, è stato abbassato il quorum delle farmacie, portando a una competizione più elevata e a margini ridotti. La crescita del commercio digitale, con un incremento annuale superiore al 20%, assorbe il 7% delle vendite di farmacie e parafarmacie, trasformando il comportamento di acquisto, soprattutto tra i giovani.
Anche se solo pochi Paesi, come la Germania, autorizzano la vendita online di farmaci da prescrizione, è chiaro che le nuove generazioni, abituate all’uso dei social media e di Internet, diventeranno i clienti principali del futuro, con esigenze diverse rispetto alle generazioni precedenti.
In Italia, le dinamiche demografiche mostrano un calo della popolazione autoctona e un aumento della popolazione immigrata o di seconda generazione. Questo porterà a cambiamenti culturali e operativi, che le farmacie devono affrontare proattivamente. La decisione sta nel prepararsi al cambiamento o subire le conseguenze di un mercato in evoluzione.
Le farmacie indipendenti possono contare su soluzioni come le società di supporto o i gruppi privati. Organizzazioni come Club Salute offrono supporto strategico in un mercato sempre più competitivo e liberalizzato, aiutando le farmacie a beneficiare dei vantaggi di scala e di una gestione professionale centralizzata.
Le farmacie italiane si trovano oggi a un bivio. Devono scegliere se aderire a modelli di supporto o rimanere indipendenti, affrontando le sfide e le opportunità di un settore in continua evoluzione. Il ruolo che ogni farmacista decide di assumere sarà cruciale per il futuro del mercato italiano delle farmacie.
Scopri come Club Salute può supportare la tua farmacia ad affrontare con serenità le sfide di un futuro che è già alle porte: