a cura di Silvia Cassinelli
Uno sguardo ai numeri registrati dal mercato nazionale nel primo mese del nuovo anno e 5 consigli preziosi per mettersi sulla strada della crescita.
Già a partire dal mese di dicembre i dati della farmacia avevano fatto sentire i primi scricchiolii. Gennaio 2023 ha confermato quello che ci si aspettava: il confronto tra le prime due settimane del nuovo anno con lo stesso periodo 2022 è particolarmente pesante (-6,1% a valori, -13,2% a pezzi, dato nazionale IQVIA). Tuttavia, bisogna ricordare che un anno fa l’impatto di Omicron aveva fatto registrare una crescita particolarmente importante rispetto alla situazione attuale, che si ritrova con un picco influenzale esaurito e una malattia da Covid-19 in discesa.
Nella decrescita di queste prime settimane, il calo di esecuzioni di tamponi e la diminuita vendita di prodotti correlati a Covid-19 (mascherine, autotest, disinfettanti mani) hanno avuto sicuramente un peso importante sul fatturato generale. Se potessimo eliminare queste voci, vedremmo un calo meno marcato, anzi con un etico stabile, se non in crescita (-0,1% a livello nazionale, +2% media del network Club Salute) e un universo Automedicazione (di fatto i prodotti da “retrobanco”) ancora in positivo nonostante i numeri anomali dello scorso anno.
Capitalizzare, come diciamo spesso. Certi fattori esogeni non si possono governare, ma è importante che la farmacia resti efficiente e ottenga il massimo anche in periodi di valori minimi.
Questo è il momento giusto per fare una riunione di staff e organizzare le attività del 2023, pianificare gli obiettivi e pensare a una progettualità, magari legata alle esigenze del territorio, che permetta alla farmacia di emergere anche in periodi di stagnazione.
Il momento è adatto per formarsi: le farmacie Club Salute, ad esempio, hanno a disposizione una serie di pillole formative sui Prodotti a Marchio e un archivio di webinar su tanti argomenti diversi che possono essere seguiti se non si ha avuto tempo prima, o comunque riguardati per trovare nuovi spunti. Formarsi significa crescere professionalmente e offrire al paziente il counselling più aggiornato. A proposito di counselling e riunioni, avere un po’ più di tempo a disposizione può aiutare gli staff a confrontarsi sui protocolli di consiglio che vengono utilizzati, ma anche sulle best practice per gestire l’operatività in farmacia, in modo da trovare una linea comune che aiuti il lavoro quotidiano.
A banco, se la coda non si allunga come dovrebbe, si avrà più tempo per un consiglio ben strutturato, e per proporre tutti i servizi della farmacia (telemedicina, nutrizionista, etc). Sarà anche l’occasione per offrire l’attivazione della fidelity card a chi non ce l’ha, compilando i moduli con maggiore tranquillità e spiegando tutti i vantaggi che la card offre.
Lo spazio vendita ha sempre necessità di riorganizzazione e pulizia. I momenti di minor traffico permettono da un lato di non creare disagio ai clienti, dall’altro di potersi concentrare meglio su una cosa che si guarda tutti i giorni, ma spesso “non si vede” come si dovrebbe. Un’analisi del lineare espositivo permetterà di adeguarsi meglio ai planogrammi e curare la comunicazione (i prezzi sono tutti esposti? Mancano crowner e/o indicatori di segmento? Le locandine appese sono tutte aggiornate?).
Infine, una buona idea sarebbe quella di creare una piccola dote di contenuti per i propri social, seguendo una serie di argomenti correlati alla pianificazione delle attività della farmacia (ad esempio realizzare qualcosa per le ricorrenze imminenti, per l’inserimento di una nuova linea di cosmesi, per l’attivazione di un nuovo servizio o la rivitalizzazione di un servizio poco sfruttato). Giocare d’anticipo è sempre consigliabile, per non ritrovarsi a corto di idee e di tempo a ridosso del momento opportuno.
Il tempo va quindi impiegato sempre a proprio vantaggio, va investito in modo diverso a seconda di quello che accade nel mercato, senza sprecarlo.
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