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Area Riservata Farmacisti
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Farmacia italiana: remunerazione mista e nuove opportunità

Farmacia italiana: remunerazione mista e nuove opportunità

A cura di Simone Castelli, AD Club Salute

Il 2024 ha segnato un anno ricco di cambiamenti e prospettive per la farmacia italiana. Non solo i risultati di mercato sono stati positivi, ma nuove norme e riforme promettono di trasformare radicalmente il ruolo del farmacista nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Dalla nuova remunerazione mista all’evoluzione della farmacia dei servizi, passando per l’attesa convenzione con lo Stato, il panorama è in piena evoluzione.

L’obiettivo, sempre più chiaro, è consolidare la farmacia privata come perno dell’assistenza territoriale, un riconoscimento che stupisce positivamente chi da anni vive la professione con grande passione e dedizione.

La nuova remunerazione mista: un modello economico in evoluzione

La recente introduzione della remunerazione mista per i farmaci dispensati a carico dei Sistemi Sanitari Regionali (SSR) rappresenta una svolta: una quota fissa e una quota percentuale stabilizzano il rapporto tra quantità (lavoro) e rendita, legandosi maggiormente al numero delle confezioni anziché al loro prezzo.

Questa riforma mira a frenare la discesa del sostegno economico offerto dal SSN, aprendo la strada a un modello più bilanciato. L’auspicio è che, in futuro, anche il sistema DPC (Distribuzione per Conto) possa lasciare spazio al metodo di rimborso tradizionale, consentendo una maggiore autonomia e valorizzazione del lavoro del farmacista.

Telemedicina, vaccinazioni e ruolo paramedico del farmacista

Un altro aspetto positivo emerso nel 2024 è la crescita esponenziale della farmacia dei servizi, con particolare attenzione alla telemedicina cardiologica e alla prevenzione sul territorio. La recente stagione vaccinale, con risultati da record e pochi effetti collaterali, ha mostrato come il farmacista possa trasformarsi in un vero e proprio “paramedico”: dall’anamnesi alla somministrazione del vaccino, passando per un colloquio approfondito con il paziente. Questo intreccio di competenze tecniche e relazionali rafforza il ruolo del farmacista come riferimento per la comunità, soprattutto per le nuove generazioni che intravedono un futuro sempre più clinico e meno puramente tecnico.

Nel frattempo, la bozza della nuova convenzione tra Stato e farmacie, attesa da 26 anni, rappresenta una consacrazione formale del ruolo della farmacia come centro dei servizi territoriali del SSN. Sebbene da sempre le strutture pubbliche abbiano gestito l’assistenza sul territorio, la farmacia privata si sta imponendo come soluzione efficiente, capace di adattarsi alle emergenze e ai bisogni della popolazione con spirito d’iniziativa e una preparazione tecnica invidiabile.

Il supporto della rete e la figura dell’imprenditore-farmacista

In Italia, si registra da alcuni anni la crescente presenza di gruppi privati proprietari di numerose farmacie, potenzialmente più avvantaggiati nel cogliere queste opportunità grazie alle loro risorse organizzative. Tuttavia, nessuna realtà può sconfiggere un imprenditore supportato da una strategia solida. Questo è proprio il credo di Club Salute: fornire ai farmacisti titolari gli strumenti e l’assistenza necessari per competere ad armi pari, mantenendo intatta la propria identità professionale.

Per i farmacisti di Club Salute la professione è questa: se la pensi così forse dovresti venire a trovarci.

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